• 43ª EDIZIONE LE GIORNATE DI POLIZIA LOCALE E SICUREZZA URBANA - RICCIONE- 19-20-21 SETTEMBRE 2024

OMICIDIO STRADALE NELL’AUTOTRASPORTO: L’AGGRAVANTE DELLA VELOCITÀ E IL RICORSO AL CRONOTACHIGRAFO COME SISTEMA DI INDAGINE

L’infortunistica stradale nell’autotrasporto delle merci su strada rappresenta un ambito particolarmente importante e delicato, sia per le forze di polizia che per i professionisti del settore.

Sull’argomento i segnala l’incontro dibattito, inserito nelle giornate di studio della Polizia Locale (Riccione 21 – 23 settembre 2017), che si svolgerà venerdì 22 dalle ore 14.30 alle ore 16.30.

Per introdurre l’argomento prendo spunto da un articolo pubblicato sul sito: www.veneziatoday.it: Caos in autostrada: schianto tra mezzi pesanti, un morto. Iniziale perdita di gasolio”.

Sul posto mezzi dei vigili del fuoco, oltre che i sanitari del 118 e la polizia stradale. Chiuso il casello di Cessalto e Noventa, direzione Trieste. Registrati anche due feriti.

Questo esempio già ci consente di comprendere che quando la polizia rileva un sinistro che vede coinvolti mezzi pesanti, la situazione si modifica a seconda del tipo di strada, del mezzo, del carico e delle problematiche d’intervento, che spesso registrano nello stesso luogo la presenza di più persone (sanitari, vigili del fuoco…).

La professionalità dell’operatore di polizia deve consentire di “mettere a fuoco” il teatro del sinistro e raccogliere tutte quelle prove che servono alla rilevazione e alla ricostruzione di quanto accaduto.

Inoltre, con l’entrata in vigore della Legge 41/16, l’attività di polizia ha assunto un ulteriore rilievo.

La nuova legge, infatti, ha introdotto nel codice penale il delitto di omicidio stradale (articolo 589-bis) attraverso il quale è punito, a titolo di colpa, con la reclusione di diversa entità in ragione della presenza di particolari aggravanti, il conducente o altro utente della strada la cui condotta imprudente costituisca causa dell’evento mortale.

Accanto ad un’ipotesi generica, di cui all’art. 589, comma 1, c.p., il reato di omicidio stradale si articola in diverse ipotesi aggravate:

  • un caso aggravato per effetto della condotta del conducente che guida in grave stato di alterazione (art. 589-bis, commi 2 e 3, c.p.);
  • un’ipotesi, meno grave, di guida in stato di ebbrezza (art. 589-bis, comma 4, c.p.);
  • una serie di casi aggravati per effetto di condotte tipizzate che rendono manifesta una grave imprudenza alla guida da parte del conducente (art. 589-bis, comma 5, c.p.).

Completano la previsione normativa del nuovo reato, le aggravanti di cui all’art. 589-bis, comma 6, relative alla guida senza patente o senza assicurazione e l’aggravante ad effetto speciale in caso di fuga dopo l’incidente, di cui all’art. 589-ter c.p.

La norma, infine, prevede un’attenuante speciale nel caso in cui la morte non sia esclusiva conseguenza della condotta del colpevole.

L’omicidio stradale e il reato di lesioni stradali gravi o gravissime sono aggravati dalla presenza delle seguenti circostanze specifiche:

a) mancanza di patente, perché mai conseguita ovvero revocata o sospesa o situazioni assimilate

b) veicolo senza assicurazione: per potersi configurare l’aggravante occorre che il veicolo sia condotto dal proprietario responsabile del reato stesso;

c) fuga dopo l’incidente.

L’omicidio stradale e il reato di lesioni stradali gravi o gravissime, infine, sono puniti meno gravemente quando l’evento non sia esclusiva conseguenza dell’azione o dell’omissione del colpevole. In tali casi, infatti, la pena è diminuita fino alla metà.

Tutte le variabili del nuovo reato in questione, illustrate in questa breve disamina, fanno ben comprendere l’importanza della professionalità nei rilievi di infortunistica stradale.

In particolare, nel caso di incidenti che coinvolgono mezzi di autotrasporto, assume rilievo la lettura del disco cronotachigrafo o del tachigrafo digitale, ossia lo strumento che ci permette di conoscere le fasi antecedenti alla collisione.

Questi ed altri aspetti saranno certamente oggetto di discussione e approfondimento a  Riccione.

  Girolamo Simonato