Fra le molte tematiche che saranno affrontate durante la 36a edizione delle Giornate della Polizia Locale (Riccione, 21/23 settembre 2017), sarà riservato ampio spazio al tema della lotta al gioco d’azzardo e, in particolare, alla ludopatia.
È di pochi giorni fa l’intervista concessa da Antonio Decaro, Sindaco di Bari e presidente Anci, a seguito dell’ultima riunione della Conferenza Unificata. Traspare un cauto ottimismo in merito alla proposta di regolamentazione del gioco d’azzardo formalizzata dal governo a Regioni e Comuni, che nelle intenzioni dovrebbe ridurre della metà il numero delle slot machine in circolazione (da 96.000 unità a circa 48.000).
Sarà imposta una distanza minima di 150 metri fra le sale da gioco e alcuni luoghi sensibili individuati di comune accordo (chiese e scuole sono sulla lista) e sarà il Sindaco a decidere gli orari di apertura degli esercizi, imponendone la chiusura per almeno sei ore al giorno. STOP alle slot machine “nascoste” negli anfratti di bar e tabaccherie.
Fra i prerequisiti che le nuove sale giochi dovranno rispettare per poter esercitare:
Inoltre è recente una Sentenza (la n. 108 dell’11 maggio 2017) della Corte Costituzionale nella quale si stabilisce la legittimità di leggi regionali e locali che impongano ulteriori norme. Nel caso particolare si tratta della legge 13 dicembre 2013, n. 43, della Regione Puglia, che all’art. 7 vieta l’autorizzazione per l’attività di sale da gioco e per l’installazione di slot machine in esercizi a meno di 500m di distanza a luoghi ritenuti sensibili. Secondo i giudici questo genere di misure di prevenzione logistica della dipendenza da gioco d’azzardo è legittimo in quanto non interferisce coi dettami del TULPS. Il Testo Unico mira infatti a contrastare i fenomeni criminosi e le turbative dell’ordine pubblico collegati al mondo del gioco e delle scommesse.
La norma in questione si occupa, piuttosto, delle conseguenze sociali scatenate dall’offerta dei giochi su fasce di consumatori psicologicamente più deboli (giovani e anziani in particolare), segnatamente in termini di prevenzione di forme di gioco cosiddetto compulsivo.